Il vino emblema della Valpolicella, l’Amarone, richiede una perfetta tecnica di appassimento fino a una perdita di peso delle uve del 30-35%. A questo scopo il fruttaio Falezze garantisce un appassimento naturale, favorito dalle correnti di aria fresca che attraversano la valle di Mezzane. La buccia spessa delle uve ne conserva le qualità interne, consentendo una lenta perdita di acqua e la conseguente concentrazione aromatica.
Prima di apporre le nostre etichette, a due anni all’imbottigliamento viene effettuato un controllo per verificare che gli elevati standard qualitativi siano stati mantenuti. L’utilizzo esclusivo di tappi Cork Supply DS100, controllati singolarmente, ricoperti di gomma lacca per i vini più pregiati, è un’ulteriore garanzia di integrità.
Orgogliosamente aderiamo alla FIVI, associazione che riunisce i vignaioli indipendenti italiani, riconoscendoci pienamente nei valori di una viticoltura autentica, che vuole farsi custode del territorio e della cultura del vino italiano, contribuendo alla ripartenza del Paese.
Le competenze acquisite studiando la vita al microscopio (e perdendo due diottrie!) e l’esperienza vissuta in famiglia sono state determinanti, ma è stata altrettanto importante la consapevolezza dei miei limiti, perché la perfezione non appartiene a nessuno e può essere solo un’aspirazione a cui tendere continuamente. Questa consapevolezza mi ha fatto sentire ancor più vivo il desiderio di portare al mercato la mia idea di vino, certo che niente poteva essere più forte di questa aspirazione, nemmeno le paure che accompagnano ogni nuova avventura d’impresa.
Nel 2008 Luca Anselmi produce e firma le prime bottiglie di Amarone e Valpolicella della azienda agricola Falezze. Nel 2013 la rivista “L’Espresso”, editore della nota guida dei vini, segnala Falezze di Luca Anselmi come cantina “outsider” della Valpolicella: una categoria che rappresenta la straordinaria diversità del vino italiano, un riconoscimento all’originalità ed integrità del lavoro realizzato in soli cinque anni dalla prima produzione.
L’anno successivo un altro incontro nel segno della creatività e del coraggio delle idee: assieme al maestro vetraio muranese Simone Cenedese, crea una selezione di dieci bottiglie da 5 litri in vetro soffiato per celebrare la prima annata della DOCG Amarone. Una collaborazione che nasce dalle affinità tra due interpreti, l’uno del vino l’altro del vetro, contraddistinti da una forte personalità ma aperti a collaborazioni esterne, attratti sia dal richiamo della tradizione che dall’interesse per la contemporaneità. Il progetto accende la luce dei media su questa giovane cantina e sul suo artefice: il nome e la storia di Falezze arrivano anche in tv, quando Luca è tra i protagonisti di una puntata di “TGR Expo”, programma Rai realizzato in occasione di Expo 2015.
Nel 2016 un primo grande riconoscimento dal mondo degli addetti ai lavori con l’assegnazione del premio come miglior Amarone al Mundus Vini, concorso di riferimento nel mercato tedesco. Proprio in quell’occasione l’attore Til Schweiger, stregato dalla personalità dei vini Falezze, chiede a Luca di realizzare per lui il “Valpolicella Ripasso Superiore Valentin”, dal nome del primogenito dell’attore e regista tedesco. Nel 2017 Falezze viene inserito nel Wine Italia – New entries – al Merano WineFestival.
Attualmente Falezze collabora con molti ristoranti stellati italiani, tedeschi e francesi e i suoi vini sono presenti non solo nelle più importati manifestazione di settore ma come momento di degustazione nell’ambito di eventi dello spettacolo e della cultura.
Nata a Tbilisi, capitale della Georgia, sono cresciuta in un ambiente famigliare che mi ha permesso di apprezzare l’arte in tutte le sue forme, dai disegni dei pregiati tappeti ideati da mia madre, alle opere su tela pazientemente dipinte da mio padre. Ho frequentato l’accademia di Belle Arti di Brera dove ho conseguito la laurea specialistica in “Fashion Designer”.
Dopo aver praticato varie forme artistiche, dalla pittura alla creazione di abiti, al ricamo, e sperimentato l’uso di diversi materiali (il filo, la tela ed i tessuti) sono approdata all’arte figurativa.
Nella realizzazione di etichette artistiche, oggi parte integrante del progetto Falezze, ho trovato la dimensione creativa ideale per esprimermi al meglio. Lo stile delle etichette che ad ogni stagione disegno e dipingo per Falezze è la sintesi del mio percorso artistico, ma anche il risultato di una ricerca interiore in continuo divinire: con alcuni elementi ricorrenti, come il tema dell’eleganza e della femminilità interpretati attraverso linee fluide e l’uso di colori sfumati che raccontano un sogno contemporaneo.
Oltre all’attività di “label designer” proseguo la mia produzione artistica personale.
Chi ci farà visita in cantina troverà esposti diversi miei lavori e alcune opere di mio padre, Niko Kherkeladze, artista conosciuto nel mondo per il suo stile particolare, vincitore del primo premio all’esposizione internazionale del “Carrousel du Louvre” 2010. Con orgoglio mi definisco quindi figlia d’arte e compagna di vita di Luca che in Falezze ha trovato, a sua volta, un modo personalissimo di interpretare l’arte della vinificazione.
Mio padre Sergio e mio nonno Severino si sono totalmente dedicati alla cura dei terreni di famiglia e alla coltivazione della vite. Ottenere uve perfette, per maturazione e stato di salute, è sempre stato il loro motivo di orgoglio. Partire da questa base, da vigneti accuditi con attenzioni maniacali, dalla cultura della materia prima come origine della qualità del vino, mi ha aperto la strada nella ricerca di un prodotto di eccellenza.
Ho portato in azienda la mia formazione in ambito biologico e una visione metodica, sistematica, rigorosa della viticoltura e dell’enologia. Sofia, mia moglie, ha portato la sua ispirazione artistica perfettamente complementare al mio approccio. Tutti vi portiamo una comune passione per quello che facciamo e la gioia di condividerla con le persone che ci sono più care. Nostro figlio Marco, com’è stato per me, cresce respirando l’atmosfera della campagna, i colori e i profumi della terra, acquisendo dal nonno i segreti per prendersi cura delle piante… la next generation Anselmi, insomma, e già in azienda.
Qui è dove viviamo, dove produciamo, dove coltiviamo il nostro sogno, seguendo i ritmi di questi luoghi, prendendosi cura di ogni cosa. Questo significa essere un’azienda di famiglia, dove ogni cosa è condivisa, dove le diverse sensibilità si confrontano e si legano rendendo i rapporti e l’azienda stessa più solida. Anche quando mi allontano da qui per promuovere i nostri vini in Italia e all’estero, una ideale radice di Falezze mi accompagna in tutto il mondo.
Il terroir Falezze si sviluppa su un’altitudine compresa tra i 200 e i 250 m s.l.m. con esposizione da sud-ovest a nord-ovest. La pendenza è compresa tra il 5% e il 30% e il terreno è dolcemente inclinato, permettendo una raccolta scaglionata delle uve, con un controllo qualitativo su ogni singolo grappolo. I filari hanno un’età compresa tra i venticinque e i quarant’anni con alcune parcelle di vigne storiche che raggiungono gli ottant’anni.
Il suolo e estremamente calcareo, moderatamente alcalino e presenta una tessitura franco argillosa sabbiosa nella parte più profonda.
La permeabilità nel complesso è moderata con un buon drenaggio, offrendo alla vite una buona autonomia idrica. Il terreno è ricco di microelementi, caratteristica che stimola la vite a produrre molte radici e ad esplorare in profondità il suolo. Da qui la produzione di un grande apparato radicale che rappresenta un “serbatoio naturale” di sostanze importanti tra cui i microelementi utili all’arricchimento del succo degli acini e inconfondibilmente presenti nel vino.
Nel vigneto utilizziamo esclusivamente impianti a pergola veronese, da sempre diffusa in tutta la Valpolicella, un sistema di allevamento che si è dimostrato più resistente ai cambiamenti climatici assicurando frutti di alta qualità che conferiscono al vino un livello di salinità ideale, in perfetto equilibrio con la parte tannica. Corvinone, Corvina e Rondinella rappresentano la classica produzione della Valpolicella a cui si aggiungono alcune parcelle dedicate a Croatina e Oseleta che entrano nell’uvaggio di alcuni vini conferendo un colore più profondo e una buona dose di tannino e di speziatura.
Non si diventa biologici da un giorno all’altro, ma attraverso un lungo percorso che inizia mesi, anni prima di ottenere la certificazione. In Falezze abbiamo completato questo processo nel 2022, il che significa che da lungo tempo stiamo producendo secondo determinati principi e precisi capitolati.
Da sempre, fin dalla prima generazione Anselmi, la nostra azienda si adopera in vigna per la valorizzazione dell’ambiente, nella consapevolezza che il nostro primo patrimonio è il rispetto e la conservazione della terra. La formazione di Luca Anselmi nell’ambito della biologia e la sua specializzazione sui temi dell’alimentazione hanno rafforzato questa sensibilità e hanno permesso all’azienda di intraprendere il passaggio al biologico in modo rigoroso.
Il vino non è solo un raffinato piacere sensoriale e un elemento di socializzazione: è anzitutto un alimento e come tale una componente del nostro benessere. Pertanto anche il ricorso a una tecnologia evoluta che azzera ogni intervento chimico diventa un elemento imprescindibile di una proposta enologica d’eccellenza.